Costruzione e approccio al design system

Costruzione e approccio al design system è il titolo dell’elaborato di tesi finale preparato per concludere il mio percorso di studi in Graphic Design/Comunicazione d’impresa presso l’Accademia di Belle Arti di Catania.

Realizzato con l’aiuto e la collaborazione del professore e relatore Ciro Esposito, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, questo lavoro è stato fondamentale per ricostruire dalle basi, le fondamenta storico-tecnologiche del design system moderno come lo conosciamo oggi.

Il volume presenta una tematica particolarmente attuale, che oggi affonda profondamente le sue radici all’interno del contesto in cui operano la maggior parte delle “nuove figure lavorative”, con particolare riferimento agli sviluppatori, esperti di usabilità e di contenuto, focalizzando l’attenzione sul mondo in cui interagiscono tra di loro e come il contributo di ogni singolo individuo sia necessario e fondamentale per la costruzione di un linguaggio di progettazione univoco.

Oltre ciò, tra la pagine di questo elaborato, sono presenti anche dei suggerimenti lato software per chi ha intenzione di approcciare il design system anche sotto il punto di vista progettuale e alcuni tra i sistemi di successo più conosciuti nel panorama internazionale.

*questo progetto è stato realizzato in ambito didattico presso l’Accademia di Belle Arti di Catania sotto la supervisione di un docente incaricato di seguirne l’andamento.

Un simbolo per Suq.Magazine

Suq è una startup nata in Sicilia da un gruppo di creativi e viaggiatori che un giorno ha deciso di iniziare a esplorare il patrimonio non-convenzionale dell’isola. Un patrimonio fatto di luoghi, persone, aziende, arti e simboli attualmente nascosti. Un patrimonio fatto di tutto ciò che si può toccare, ma anche di tutto quello che si può solo sentire quando ci si mette in contatto con i propri sensi.

Dietro le sue pagine Suq è anche una destination brand che vuole individuare, valorizzare e rendere fruibile una Sicilia sconosciuta che si rivela solo a chi ha la pazienza di aspettare. Magari semplicemente attraverso la lettura di qualche pezzo della rivista o magari con un viaggio ricercato e alternativo per vivere l’esperienza di una terra che si traveste da isola quando in realtà è un intero continente.

Nella prima parte di questa call indetta dai vertici si Suq.Magazine , la rivista era alla ricerca di un simbolo “concreto” che potesse rappresentare nella maniera più “non-convenzionale” possibile, la Sicilia, le persone che la abitano e i segreti che custodisce l’isola del mediterraneo.

Da una prima fase di analisi, secondo i giudici incaricati di scegliere tra le proposte inviate, la selezione è ricaduta su una pianta tipica delle Madonie, l’Evax delle madonie, composta da uno stelo molto corto e da foglie ripiegate su stesse.
La sintesi grafica di questo elemento, sebbene fosse molto complesso, ha portato alla semplificazione (estrema) delle forme e alla stilizzazione totale del fiore che, nella forma finale ricorda molto anche il disegno di alcune ceramiche tipiche della cultura siciliana.

*questo progetto rappresenta una “proposta” per un concorso, in quanto non ancora accettato/visionato dal diretto interessato e pertanto non può essere utilizzato per fini commerciali.

Shaft: un detective nero sulle strade di New York

Accademia di Belle Arti di Catania, Italy
Progettazione editoriale

Il progetto seguente è stato realizzato nell’ambito della materia “Grafica Editoriale” e rappresenta la progettazione della copertina di un titolo già esistente. Come da titolo, per questa rielaborazione è stato scelto il libro di Ernest Tidyman, Shaft.

Obiettivo della materia è stato quello di riutilizzare, in maniera appropriata, elementi iconografici pertinenti col titolo scelto per l’esercitazione. Il risultato ottenuto è visualizzabile nel paratesto esteso.

John Shaft ha ventotto anni, la pelle nera e una licenza di detective privato. Schivando i mille pericoli di una New York ribollente e ringhiosa, si muove sicuro tra la sua abitazione nel Village, il suo quartier generale in Times Square e il letto di una delle tante ragazze che sembrano immancabilmente cadergli ai piedi.
Ma quando viene rapita la figlia del boss malavitoso Knocks Persons, Shaft si trova suo malgrado risucchiato in un intrigo colossale di cui perfino la polizia ignora i contorni e che coinvolge la mafia italiana, i militanti nazionalisti neri e la criminalità di Harlem. Con l’aiuto del tenente Vic Anderozzi e di Ben Buford, amico di gioventù e ora a capo di una potente organizzazione armata, Shaft dovrà tentare di disinnescare la più grossa guerra criminale e razziale che New York abbia mai conosciuto. Con molta azione, tanto sangue freddo, e più di un colpo di scena.
In questo primo capitolo della saga di Shaft, l’autore Ernest Tidyman si diverte a giocare con gli stereotipi del genere hard boiled (e con quelli razziali), dando vita a un racconto avventuroso e politicamente scorretto, intricato come un film del primo Tarantino e crudo come un romanzo di Ellroy.”


*questo progetto è stato realizzato in ambito didattico presso l’Accademia di Belle Arti di Catania sotto la supervisione di un docente incaricato di seguirne l’andamento e pertanto non rappresenta un prodotto bensì il risultato finale per un progetto d’esame.

Ercole Magazine

Accademia di Belle Arti di Catania, Italy
Progettazione editoriale

Ercole è il nome di una rivista improntata su temi imprenditoriali, business, startup, innovazione ma soprattutto tecnologia e idee. Il nome è un riferimento diretto al famosissimo personaggio mitologico.

Progetto realizzato in collaborazione con:  Myriam Lo Bianco

Per costruire un concept adeguato, si è basata tutta la costruzione dell’identità della rivista su uno o più temi cardine ricollegati però al nome utilizzato per la testata. Il logotipo dovrà essere classico inserito all’interno della copertina e a interazione con le immagini che lo circonderanno.
La punchline sarà subito sotto la testata e avrà un posizione indipendente dagli altri elementi della copertina.
Le pagine interne ricorderanno molto un ambiente lavorativo, con molti spazi bianchi per le annotazioni e molte infografiche per la comprensione delle sezioni più complesse.

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Il risultato finale di questo studio concretizza un prodotto semplice ed essenziale.
Per chi è immerso nel mondo del lavoro e non può perdersi in chiacchiere, tenendo l’attenzione la concentrazione sempre a livelli altissimi.
Dai tre ai quattro articoli, due infografiche, un intervista, quattro recensioni, una rubrica dedicata agli eventi e tanto altro all’interno delle pagine di Ercole Magazine, la prima rivista sulle startup e l’impresa che vi accompagna nel mondo del business e vi aiuta a capire quali sono i meccanismi fondamentali che portano un’idea, dal suo concepimento alla sua realizzazione.

*questo progetto è stato realizzato in ambito didattico presso l’Accademia di Belle Arti di Catania sotto la supervisione di un docente incaricato di seguirne l’andamento e pertanto non rappresenta un prodotto bensì il risultato finale per un progetto d’esame.

Museo Interdisciplinare Regionale di Messina​

Accademia di Belle Arti di Catania, Italy
Progettazione del marchio – Immagine coordinata

Il Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, sede di numerose opere e monumenti storici, apre la nuova sede al pubblico e pertanto necessita un moderno re-branding.
Progetto realizzato in collaborazione con:  Marco Bitto

Costruito e suddiviso in tre plessi principali, la pianta dell’edificio vista dall’alto suggerisce una forma particolare e suggestiva. Prendendo largo spunto dalla parte architettonica, unendo i tre edifici, di forma praticamente quadrata, si può osservare come l’unione tra di essi andrà a formare la lettera “m”.

La lettera, visibile anche ad occhio nudo simboleggia la “m” di “Museo” e di “Messina”. Dalla forma degli edifici, unendo i “quadrati”, si forma la “m” che ruotata con un inclinazione di 20,5°, si sposa perfettamente con la natura del museo. Lo smusso degli angoli e la tridimensionalità, creata duplicando il tracciato e sovrapponendolo a quello principale, rendono il marchio moderno e attuale.
Il logotipo è stato progettato giocando con i pesi della font “Gilroy”. “Museo interdisciplinare” composto utilizzando il carattere con peso “Extra Bold” per risaltare l’importanza del museo.“Regionale di Messina” invece scritto utilizzando il peso “Light”.

*questo progetto è stato realizzato in ambito didattico presso l’Accademia di Belle Arti di Catania sotto la supervisione di un docente incaricato di seguirne l’andamento e pertanto non rappresenta un prodotto bensì il risultato finale per un progetto d’esame.